Nuove tecnologie, capacità di spesa e invecchiamento della clientela

Anziani shopping
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Nuove tecnologie, capacità di spesa e invecchiamento della clientela. Quali interazioni sul consumatore del lusso?

Il sempre più rapido avanzamento tecnologico, porta all’introduzione continua di novità di prodotto che incidono con sempre maggior pervasività nella vita di tutti i giorni. Il ciclo di vita degli oggetti o delle tecnologie si è enormemente accelerato negli ultimi anni, quindi il ritmo di obsolescenza tecnologica cresce esponenzialmente. Contemporaneamente si assiste ad un progressivo allungamento dell’età media della popolazione con condizioni di salute e qualità di vita degli anziani sempre migliori.

 

Questo trend demografico non è inoltre solamente caratteristico dei paesi sviluppati, si pensi alla Cina  dove gli effetti della politica del “figlio unico” stanno conducendo ad una situazione demografica simile alla nostra. Se ci accostiamo all’anziano come a un consumatore, notiamo che la disponibilità economica delle fasce più affluenti di popolazione è generalmente concentrata in un range di età a partire dai 35 anni.

 

Questo vuol dire che la potenzialità di acquisto dei beni di lusso non è propria delle generazioni più giovani, quelli che saranno sempre più i cosiddetti nativi digitali. O meglio c’è uno sfasamento demografico fra le generazioni, la capacità di spesa e la capacità di adattamento tecnologico. In altri termini si corre il rischio di mettere sul mercato innovazioni tecnologiche o prodotti troppo complicati o non facilmente usabili da chi se ne potrebbe permettere l’acquisto. Prodotti invece facilmente intellegibili e apprezzati dai giovani, che però spesso non hanno la capacità di spesa adeguata all’acquisto.

 

Da questo punto di vista un aiuto concreto nella direzione di una più facile fruibilità , potrebbe derivare dalla diffusione, tramite il cosiddetto “internet delle cose”, di interfacce più user friendly.

 

Il mondo del lusso, specie nel retail, deve attentamente valutare le implicazioni che certi eccessi tecnologici possono avere sulla clientela più anziana, che ha spesso sia una alta capacità di spesa che un altrettanto alto tasso di fedeltà alla marca.  Rassicurare, comunicare certezze ed al contempo innovare senza strappi traumatizzanti, potrebbe essere questa la strada giusta per non spaventare una fascia molto importante di clienti.

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