Nuova tecnologia per la lotta alla contraffazione

Genuine Fake
Genuine Fake

Il business della contraffazione, in tutte le sue multiformi espressioni, ha un impatto particolarmente negativo per l’industria del lusso. Si tratta di un fenomeno che è apparentemente innocuo, specie agli occhi di una certa fascia di consumatori che se ne fa’ attrarre, che invece in realtà ha implicazioni criminali di estrema gravità e alimenta un business milionario per la malavita internazionale.

I brand del lusso cercano di opporsi in ogni modo e con  mezzi anche altamente tecnologici al dilagare del fenomeno. Purtroppo alla crescente diffusione di un marchio, dopo breve tempo si accompagna la sua contraffazione, la quale poi acquista forza con il rafforzarsi del marchio sul mercato. Sembrerebbe quindi un fenomeno che si autoalimenta, ed e’ effettivamente ciò che in realtà accade. I mezzi di contrasto sia legali che investigativi sono molteplici e la tecnologia ne mette a disposizione sempre di nuovi.  Non dimentichiamoci che la contraffazione ha in altri settori merceologici diversi dal lusso, implicazioni molto più gravi e dirette, ad esempio nel campo alimentare o dei medicinali e persino nei ricambi per gli aerei.

La ricerca scientifica sui mezzi di contrasto tecnologici, si concentra soprattutto nell’individuare strumenti di marcatura e di riconoscimento da apporre sugli oggetti o articoli da proteggere dalla contraffazione. A questo proposito un team di ricerca della facolta’ di chimica del prestigioso MIT di Boston, ha messo a punto una tecnologia assolutamente innovativa.

Sono stati prodotti dei composti chimici che trattengono delle microparticelle colorate e che permettono la loro incorporazione direttamente nei materiali costitutivi dell’oggetto da proteggere . In pratica si “nascondono” nell’oggetto delle sequenze di bande colorate, invisibili ad occhio nudo, che vanno lette usando solo un lettore apposito. L’innovazione principale risiede nella caratteristica del metodo di rendere l’oggetto intrinsecamente riconoscibile, non si tratta qui di qualcosa di aggiunto come potrebbe essere un tag, quindi non è assolutamente replicabile. Il riconoscimento e la validazione di autenticità, avviene tramite l’esposizione dell’oggetto ad una fonte di luce particolare, cosa che potrebbe anche avvenire con l’ausilio di una App per smartphone appositamente realizzata .

Visto l’interesse della materia  per le sue molteplici applicazioni, non ci vorrà molto per vedere sviluppi concreti. Si tratta evidentemente di una tecnologia che se applicata su larga scala, anche in virtu’ della sua facile implementazione per quanto riguarda la strumentazione di verifica, potrebbe essere di grande aiuto ad infliggere un deciso colpo ad una buona parte del business criminale della contraffazione.

Lotta alla contraffazione Cina
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Lotta alla contraffazione Italia
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