Indonesia, boom dell’e-commerce

Vip plaza e-commerce Indonesia
Vip plaza e-commerce Indonesia
Lazada Indonesia
Lazada Indonesia

L’Indonesia occupa ormai un posto di primo piano fra le nazioni emergenti, negli ultimi anni ha mostrato uno dei più interessanti tassi di sviluppo e modernizzazione, tuttavia si tratta di una realtà molto poco conosciuta in occidente rispetto a quella di altri paesi. L’Indonesia con 251 milioni di abitanti è una delle nazioni più popolose al mondo così come è di gran lunga il più popolato paese islamico, inoltre ha la particolare caratteristica di avere il territorio formato da un arcipelago di più di 18300 isole, fra le quali Bali è di sicuro la più nota in occidente. Questa caratteristica unica di estrema frammentazione del territorio con la presenza di una miriade di piccole comunità, si presta particolarmente per favorire la massiccia diffusione dell’e-commerce, ed è proprio quello che sta avvenendo da alcuni anni.

Grazie al boom della telefonia mobile, infrastruttura semplice e poco costosa da implementare, in un breve lasso di tempo grandi masse di popolazione che erano isolate, hanno avuto un facile accesso alla società dei consumi. Si pensi che le utenze cellulari attive hanno già raggiunto i 315 milioni e crescono ad un tasso stellare, con la previsione che nel 2018 sarà il quarto paese al mondo per diffusione degli smartphone, un salto tecnologico molto rapido ha fatto quindi da facile apripista alla penetrazione degli operatori del commercio online. Ecco così che gli e-retailer internazionali sono sbarcati in Indonesia: fra i principali si possono annoverare Lazada (Rocket Internet) e Zalora, veri e propri colossi che hanno rivoluzionato il mercato locale. A tale proposito una normativa protezionistica sugli investimenti stranieri, rigidamente limitati e regolamentati, tende infatti a privilegiare la formazione di imprese a proprietà locale. Sulla spinta di questi colossi sono poi proliferate una pletora di aziende minori e start up che stanno determinando una realtà molto dinamica, sia come numero di iniziative presenti sul mercato che come volumi di fatturato in costante crescita.

Il Magazzino Lazada a Jakarta 4650mq
Il Magazzino Lazada a Jakarta 4650mq

Una recente ricerca sulla realtà’ dell’e-commerce indonesiano, prevalentemente realizzata sulla base di dati forniti da SingPost, operatore di Singapore leader della logistica in Indonesia, ci fornisce un quadro che conferma senza tema di smentita il vero e proprio boom. Gli utenti abituali di internet sparsi nell’arcipelago indonesiano sono già la rispettabile cifra di 71milioni, con una ovvia larga prevalenza di utenze mobile. Dal punto di vista demografico, una parte molto rilevante della popolazione Indonesiana è costituita da giovani, questo fa si che la popolarità raggiunta dai social network sia veramente travolgente, Facebook conta 69 milioni di iscritti e Twitter 20 milioni di utenti. Grazie a questo l’Indonesia è uno dei mercati dove i social network si possono veramente considerare un efficace strumento di e-commerce, anzi la quota di business generato tramite i social è fra le più importanti al mondo. Gli acquirenti che usano per i loro acquisti i social sono infatti il 26%degli oltre 5,9 milioni di e-shopper locali, contro il 20% rappresentato da utenti di siti locali di e-commerce tradizionale, dove spiccano i citati Lazada o Zalora. Un ultimo sorprendente dato riguarda la notevole importanza commerciale di mezzi che in occidente consideriamo ormai obsoleti, Blackberry Messenger ha ancora un seguito molto rilevante costituendo il 26% delle transazioni tramite social.

Per quello che riguarda le categorie merceologiche, oltre Il 61% degli acquisti online sono di articoli di abbigliamento/calzature, determinando così un ruolo preminente della clientela femminile. Un altro dato molto interessante, riguarda la prevalenza che ha progressivamente assunto il fatturato prodotto dalle clienti localizzate nelle zone rurali, determinando un trend di espansione che è ancora molto lontano dalla saturazione. Dopo una prima fase di diffusione dell’e-commerce nelle città, in primis a Jakarta metropoli di quasi 11 milioni di abitanti, lo sviluppo si è allargato alle aree periferiche soprattutto rurali, bacini di clientela che in conseguenza della estrema parcellizzazione del territorio, non hanno beneficiato dell’espansione delle reti commerciali più tradizionali. Per un paese come l’Indonesia, l’e-commerce può davvero essere per larghi strati di popolazione la soluzioni ideale per avvicinarli alla società dei consumi, naturalmente tutto deve avvenire senza eccessive forzature e con un occhio attento al rispetto della tradizione e cultura locale.

Belanya versione Indonesia del giapponese Rakuten
Belanja versione Indonesia del giapponese Rakuten

Una attenzione particolare, è ad esempio richiesta per i mezzi di pagamento, in una nazione dove le carte di credito hanno una diffusione marginale interessando meno del 3% della popolazione, soprattutto il bonifico anticipato, ma anche il contrassegno sono prevalenti. Altro elemento molto importante che gli operatori devono tenere in grande considerazione, soprattutto i vendor esteri, è riuscire ad instaurare con la clientela potenziale un legame di fiducia e di familiarità: si deve cercare di far percepire il marchio e l’azienda come un operatore locale, comunicando una vicinanza al cliente ed al suo mondo. A tale proposito è emblematico quanto ha fatto il colosso giapponese Rakuten, ha modificato il nome della sua divisione indonesiana di e-commerce, affiancandolo con “Belanja” che in lingua locale significa letteralmente shopping, un modo esplicito per avvicinarsi alla cultura del paese e alla clientela.

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