Christophe Lemaire disegna collezione per Uniqlo

lemaire uniqlo fw15
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Christophe Lemaire capsule collection per Uniqlo
Christophe Lemaire capsule collection per Uniqlo

Christophe Lemaire ha annunciato una collaborazione con il colosso giapponese Uniqlo. Lo stilista francese per 4 anni è stato il direttore creativo di Hermes responsabile per la linea donna, precedentemente aveva seguito lo stile di Lacoste. Da molto tempo aveva intrapreso l’attività in proprio, fondando una sua maison, la cui attività si era peraltro sviluppata con alti e bassi ed in maniera discontinua, continuando lo stilista ad essere soprattutto impegnato per la responsabilità creativa di Lacoste e poi per quella in Hermes.

Nel 2014 infine il grande passo, lasciando la prestigiosa maison francese ha scelto di concentrarsi sulla propria attività creativa, da allora propone una sua collezione uomo oltre a svolgere una intensa attività di consulenza stilistica. L’annuncio di questa importante collaborazione con Uniqlo, inizialmente limitata ad un anno, vedrà a partire dalla stagione autunno/inverno 2015 FW15 la presenza nei negozi del brand nipponico di una collezione uomo ma anche di quella donna a firma Lemaire, accordo che segna un deciso salto di qualità per il business dello stilista. Il colosso Fast Retailing, casa madre del brand Uniqlo, è infatti uno dei principali attori mondiali nella distribuzione di abbigliamento.

Hermes FW14 by Christophe Lemaire
Hermes FW14 by Christophe Lemaire

Per l’azienda giapponese non è la prima esperienza di abbinamento con una prestigiosa firma della moda francese. Già lo scorso anno infatti, una capsule collection di raffinata eleganza firmata da Ines de la Fressange, ha riscosso un buon successo commerciale e impresso una svolta più modaiola al marchio. La presenza di piccole collezioni firmate da stilisti molto importanti, proposte per un periodo limitato ed a prezzi contenuti in selezionati punti vendita, è una strategia di marketing introdotta con grande successo dal colosso H&M alcuni anni fa. Hanno fatto epoca i veri e propri assalti ai negozi dell’azienda svedese per accaparrarsi i capi disegnati da Jean Paul Gaultier, piuttosto che di Versace, Givenchy o Watanabe, giusto per citare alcuni dei tanti famosi stilisti coinvolti dall’azienda svedese in queste operazioni.

Ines de la Fressange Uniqlo Capsule Collection FW14
Ines de la Fressange Uniqlo Capsule Collection FW14

L’interesse sia da parte dei retailer che degli stilisti coinvolti è certamente reciproco. Per lo stilista si tratta in primis e come ovvio di una fonte di royalties sui prodotti venduti, soprattutto però è un mezzo molto efficace per fare conoscere e diffondere il suo marchio, a costo zero, presso il grande pubblico. In questo caso l’interesse ad accrescere la popolarità del brand, è particolarmente rivolto a favorire la commercializzazione delle linee di profumeria e beauty oppure di accessori, non riguarda certamente le vendite di capi di abbigliamento prodotti dalla maison. Il retailer invece, proponendo nella sua offerta di massa, una tantum, capi disegnati da una famosa griffe, conferisce un alone di prestigio e periodica novità al suo marchio. L’azienda al contempo riesce a fare affluire nei punti vendita anche un bacino di clientela che altrimenti non li frequenta, aumentando così anche l’in-store traffic. Il richiamo è chiaramente rappresentato dal brand famoso, di solito molto esclusivo e come tale irraggiungibile dal grande pubblico, qui diventa invece alla portata di tutti, trasformandosi quindi in un potente strumento di marketing aspirazionale.

Uniqlo store Parigi Marais
Uniqlo store Parigi Marais
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