Africa lusso nuovo El Dorado? Perché questa volta dovrebbe essere vero

luanda angola shopping
luanda angola shopping

Africa lusso: è spesso stata considerata “the next big thing” nel mondo del retail perché le potenzialità del continente – popolazione, disponibilità risorse naturali e sviluppo della domanda interna con l’aumento del potere d’acquisto della popolazione – potrebbero scatenare un circolo virtuoso positivo molto interessante. Peccato che le promesse siano rimaste finora solo su carta. Oggi un report di A.T. Kearney (Global Retail Development Index 2015), in cui si analizzano le potenzialità dei paesi in via di sviluppo, rilancia la teoria che alcuni paesi dell’Africa Subsahariana siano destinati tra quarant’anni ad accogliere uno sviluppo per l’industria del lusso paragonabile a quello conosciuto dalla Cina negli ultimi trent’anni.

Report A.T. Kearney Africa Retail development 2015
Report A.T. Kearney Africa Retail development 2015

I top 3 paesi più promettenti per il lusso nel continente sono Nigeria, Botswana e Angola, in rapida ascesa nel ranking. Il documento valuta la performance relativa a variabili dedicate al potenziale di sviluppo per il settore retail: dimensione e saturazione del mercato, urbanizzazione, potere d’acquisto della classe media, tasso di sviluppo dell’economia del paese e rischi paese (es. corruzione, stabilita politica, etc). Abbiamo già parlato in passato (vedi articolo) della Nigeria, che ha ospitato uno dei primissimi brand del lusso che ha deciso di investire nell’Africa Subsahariana, Ermenegildo Zegna, che nel ha fatto da apripista nel 2013 con un punto vendita.

Sky Mall Project Luanda Angola
Sky Mall Project Luanda Angola

Negli altri paesi presi in esame dal report Africa lusso, le cose stanno muovendo rapidamente dal punto di vista retail e quella che e’ l’offerta retail per l’elite dei super ricchi sta prendendo lentamente forma. A Luanda, lo Sky Mall, il primo progetto retail di lusso in Angola, dopo qualche difficolta’ e ritardi sta per aprire le porte e punta ad ospitare flagship store di Gucci, Prada, Ermenegildo Zegna, Hugo Boss e Armani. Investimento complessivo di 50mln USD per il developer Rahim Ahamad che aspetta di vedere i 40 punti vendita disponibili riempirsi rapidamente con investimenti consistenti per lo sviluppo dei punti vendita simbolici per l’introduzione dei marchi nelle nuove realtà vergini. E’importate considerare che l’Africa Subsahariana ha sempre fatto paura agli investitori per via dell’instabilità’ economica, i paesi sono ancora fortemente dipendenti dal petrolio come primaria componente dei PIL, e dello scenario politico: entrambi le problematiche non sono state interamente risolte.

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