GiovanniLa celebre Hermes Birkin, iconico modello di borsa prodotto dalla casa francese (vedi articolo), è forse destinato ad abbandonare il nome della famosa attrice, Jane Birkin. Dopo le dichiarazioni rilasciate da Jane Birkin, a seguito della pubblicazione di un video che testimoniava dei trattamenti disumani inflitti ai coccodrilli allevati in Texas da un fornitore di pellami di Hermes, i rapporti fra le parti si sono molto raffreddati. La situazione è quindi probabilmente destinata ad un divorzio consensuale, ponendo fine ad un rapporto che era nato nel 1981.
La storia della celebre borsa narra che, durante un viaggio aereo, l’Attrice e Jean-Marie Dumas, allora ceo di Hermes, viaggiassero vicini. Dalla borsa da viaggio dell’attrice riposta nella cappelliera era incidentalmente uscito il contenuto, Dumas si era così offerto di realizzarne una che evitasse il ripetersi dell’inconveniente. Alla fine del volo Jane Birkin e Dumas avevano concepito il nuovo modello. Negli anni naturalmente si sono succedute innumerevoli varianti sia di materiale che di misure dell’iconica borsa, mantenendo comunque immutati il modello e naturalmente il nome Birkin. A tale proposito l’attrice percepisce da Hermes un compenso per consentire ufficialmente l’utilizzo del nome, l’entità non è mai stata resa pubblica ma è comunque da sempre destinato a finalità benefiche. Dal punto di vista mediatico e dell’immagine aziendale, l’interruzione di questo rapporto, in particolare per le cause che la hanno determinata, è per il brand Hermes molto imbarazzante.
Le aziende del lusso cercano di costruire una immagine di correttezza e serietà dei processi e delle pratiche aziendali, le logiche di responsabilità sociale assumono ormai un ruolo fondamentale per l’immagine delle aziende, un patrimonio prezioso e difficile da costruire. Dovere forzatamente cambiare il nome di un prodotto best seller come è il modello Birkin, fra i più noti del marchio, oltre che essere un evidente problema pratico e commerciale, per l’azienda è una oggettiva difficoltà. Al momento non è stata comunque intentata nessuna azione legale fra le parti in causa e l’auspicio della Maison è quello di trovare un accordo. In ogni caso gli effetti di questo vero e proprio scandalo ,sono una sicura macchia sulla reputazione aziendale del prestigioso brand. Per creare ulteriori problemi, inoltre la Peta (People for Ethical Treatment of Animals), organizzazione animalista che ha divulgato lo choccante filmato, ha acquistato una azione della Maison Hermes e come azionista può mantenere l’azienda sotto stretta osservazione.
Giovanni
