GiovanniRestaurant 356, è il nome scelto da Porsche per il suo ingresso nel settore della ristorazione con il locale ad Atlanta (Stati Uniti). Naturalmente la prestigiosa casa automobilistica tedesca del gruppo Volkswagen, da sempre icona dello sport automobilistico, non ha nessuna intenzione di cambiare mestiere diversificando l’attività nel business Food & Beverage. Il ristorante Porsche di Atlanta è inserito all’interno del nuovo gigantesco complesso multifunzionale che l’azienda ha da poco inaugurato nelle vicinanze dell’aeroporto della metropoli americana.
Il complesso denominato Porsche Experience Center è una sorta di mondo Porsche, in pratica una appendice in terra americana di quello che è presente da anni ed è a disposizione dei clienti ed appassionati della casa nella sede di Stoccarda. Non a caso la location di Atlanta è stata scelta per la sua collocazione baricentrica e di hub aeroportuale fra i più importanti degli Stati Uniti. Il Restaurant 356 si affianca così ad un museo di vetture storiche, ad una pista di prova con vari tracciati aperti al pubblico e naturalmente ad un immenso showroom e centro di assistenza tecnica, il tutto destinato ad essere il cuore pulsante dell’universo legato alla casa di Stoccarda negli Stati Uniti. La decisione di Porsche che nel progetto ha investito 100 mln di Us$ e si aspetta 30.000 visitatori annui, è naturalmente principalmente figlia del peso commerciale che da sempre riveste il mercato nordamericano per l’azienda. Si pensi che negli anni ’50 ,epoca di inizio della attività in proprio come costruttore di automobili, la commercializzazione delle vetture era partita dagli Usa.
Il modello 356, nome particolarmente evocativo per la casa e scelto per denominare il Ristorante, è stato infatti il protagonista dello sbarco e dei primi successi del marchio in terra americana. Tornando al ristorante, la gestione di Porsche propone un menù di alto livello ed una cantina altrettanto importante, ovviamente in linea con il prestigio del brand che quando è in gioco il suo nome non può permettersi cadute di stile nemmeno in ambito culinario.
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