GiovanniA sei anni dalla data di lancio, Rent the Runway ha deciso di rilanciare l’esperienza utente con maggiore focus sulle foto prodotto, migliore shopping experience e una nuova veste grafica. L’importanza delle immagini nell’esperienza utente e-commerce è da molto tempo nota negli Stati Uniti: i department stores americani hanno capito che il fatturato online direttamente e indirettamente – business offline generato dalla fruizione di contenuti online – è fondamentale per il loro business (alcuni dicono che il sito internet sia la prima “Door” in termini di fatturato) e gli investimenti nelle tecnologie di shooting migliorano la performance. Catwalk digitale e adaptive zooming in alta definizione sono solo alcune delle ultime trovate degli e-tailers per vendere online.
Rent The Runway non vende prodotti ma offre un servizio di noleggio (vedi articolo). Per ora il modello di business si e’ dimostrato profittevole: facendo la trasposizione del fatturato noleggio in valori retail si arriva alla cifra di 1,3mld di USD nel 2015, una crescita di più del doppio rispetto ai 500m USD del 2014. La svolta nella produzione di immagini e’ verso la proposta di uno stile e di una impaginazione più similare a quella degli editoriali di moda: il contesto e l’occasione di indossare il prodotto diventano parte importante della storia e fondamentali a stimolare l’acquisto/ noleggio. L’input di utilizzare un focus editoriale viene dalle consumatrici che hanno espresso interesse nel fruire dei contenuti con questa narrativa.
Sempre più utenti sono attivi sul sito (sorpassati i 5 milioni al mese) e gli stessi hanno ispirato la scelta di introdurre la categoria activewear mostrando come questo nuovo trend abbia del potenziale per essere indossato al di fuori delle attività sportive wellness per cui è stato originariamente concepito. Tra i nuovi marchi aggiunti al catalogo di Rent The Runway (disponibili dalla stagione PE16) ci sono 3.1 Philip Lim e Suno che portano ora la scelta disponibile a 350 marchi.
Giovanni
