Rischio fluttuazioni monetarie sull’industria del lusso

Prada, Fluttuazioni monetarie, FW2014
Prada, Fluttuazioni monetarie, FW2014

I gruppi che operano nel settore lusso a livello internazionale si trovano esposti sempre di più al rischio delle fluttuazioni monetarie. I repentini apprezzamenti/ deprezzamenti dei prodotti in alcuni e dei servizi in alcuni mercati e la pratica di consolidare i bilanci con più valute danneggiano enormemente la redditività e la perfomance operative. I grandi player francesi del lusso – LVMH, Kering e L’Oréal – e l’italiana Prada non sono estranei al fenomeno che ha avuto risvolti particolarmente negativi quest’anno.

Gli effetti delle manovre della Fed americana e delle scelte di politiche economiche sfortunate hanno avuto effetti negativi sul rublo russo, la rupia indiana e il real brasiliano. Il peso di questi paesi del gruppo BRIC, che sono responsabili di una parte sempre più rilevante della domanda di prodotti di lusso, sono evidenti. I tassi di cambio sfavorevoli hanno reso i prodotti più cari per i consumatori e hanno negativamente influito anche sulle vendite travel retail, soprattutto per gli acquisti dei turisti che hanno diminuito gli acquisti durante i loro viaggi in Europa e Stati Uniti.

Il gigante della cosmetica L’Oréal ha visto ridursi il fatturato dell’1.5% a causa dei tassi di cambio; il gruppo Kering ha visto un calo del risultato operativo del 3.9% (imputabile in gran parte alle performance di Gucci fortemente soggetto alle fluttuazioni di valuta); infine, Lvmh ha visto un calo del risultato netto del 4% a causa dei tassi di cambio e del rallentamento della domanda asiatica.

Anche i risultati finanziari di Prada per il primo semestre del 2014 mostrano un rallentamento nella crescita: +1% contro le performance a doppia cifra degli anni passati. Patrizio Bertelli, CEO dell’azienda italiana quotata a Hong Kong, imputata la performance al rallentamento della domanda in alcuni paesi (Taiwan, Singapore e Hong Kong) dei prodotti di lusso e ai tassi di cambio sfavorevoli.

Gli effetti negativi dell’euro forte sono stati spesso segnalati come un rischio per i marchi dell’industria del lusso che sono esposti da un lato all’aumento dei costi, in quanto la maggior parte della produzione è concentrata in Europa, e dall’altro soffrono di un apprezzamento dei beni che vendono a causa di fattori esterni.

 

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