Cosmetica illusioni ma senza esagerare con le promesse

sephora pubblicita stati uniti fda
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Cosmetica illusioni: il settore della bellezza e l’industria beauty sono da sempre basati sulla vendita di illusioni, la cliente che entra in profumeria quando acquista un prodotto per lo skincare molto spesso cerca e crede di comprare una specie di “elisir di giovinezza”.

Il marketing delle case di cosmetici punta quindi decisamente, e non potrebbe fare diversamente, sugli effetti conseguenti dall’uso dei prodotti, o meglio sulle aspettative che la clientela ripone sui prodotti per ottenere questi effetti. Un secondo fattore altrettanto importante è la rapidità, i risultati attesi e sperati devono avvenire in tempi rapidi ed essere evidenti, altrimenti non saranno efficacemente spendibili come strumenti di marketing. Su di un altro importante aspetto, la persistenza nel tempo dei risultati si tende invece generalmente a sorvolare ,trattandosi di effetti non ritenuti di immediata percezione e come tali poco utili dal punto di vista commerciale.

Display cosmetici Stati Uniti
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Le campagne pubblicitarie spesso sono particolarmente aggressive, così la spregiudicatezza commerciale porta a puntare molto sulla presunzione di un effetto curativo che viene attribuito al prodotto.  Naturalmente si tratta di un comportamento che può facilmente trarre in inganno il consumatore, il quale può facilmente essere indotto a credere di acquistare un prodotto medicinale e non semplicemente cosmetico. Evidentemente la differenza fra le due categorie merceologiche è molto profonda, visto che la seconda non ha alcuna finalità terapeutica ma unicamente estetica, anzi in casi estremi potrebbe essere addirittura dannosa per la salute e come tale porsi addirittura in antitesi alla finalità terapeutica.

È notizia di questi giorni che la FDA Food & Drugs Administration, il potente ente statunitense di controllo su medicinali, terapie ed alimenti, ha formalmente messo in guardia le aziende del settore cosmetico, dall’eccedere nelle loro pratiche commerciali e promozionali. Cosmetica illusioni quindi sotto esplicita accusa: da un lato le campagne pubblicitarie che reclamizzano mirabolanti risultati curativi come ad esempio la rigenerazione cellulare, dall’altro l’immagine che viene attribuita a certi prodotti, soprattutto nel settore skincare e lozioni per capelli, prodotti che grazie al nome e/o al packaging li rende facilmente confondibili con i veri medicinali. In altri termini si tratta del cosiddetto “sounding” ben conosciuto dai produttori italiani di alimentari, fenomeno che in questo caso oltre che essere una pratica ingannevole dal punto di vista commerciale, può trasformarsi in qualcosa di veramente pericoloso per la salute.

Give Me More Lip campagna Sephora USA
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I prodotti cosmetici non sono sottoposti per essere commercializzati ad alcun obbligo di approvazione preventiva della FDA, se però ad un prodotto vengono attribuite o millantate qualità terapeutiche, si passa immediatamente a considerarli medicinali e sono quindi sottoposti alla relativa stringente normativa. E’ evidente che le conseguenze sul mercato Usa della cosmetica che questa mossa dell’ente regolatore può indurre, sono potenzialmente dirompenti. I poteri della FDA in materia di repressione delle frodi e degli abusi sono infatti molto incisivi. Sicuramente alcuni prodotti smetteranno di essere commercializzati, alcuni marchi scompariranno dal mercato, oppure i loro prodotti saranno venduti con modalità molto diverse da quelle attuali. I consumatori americani in primis, seguiti da quelli di molti altri paesi del mondo, visto il peso internazionale che spesso le prescrizioni della FDA assumono, dovranno probabilmente attendersi qualche “miracolo” in meno dagli scaffali delle profumerie e dei supermercati.

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