È della settimana scorsa la notizia che l’operatore svizzero Dufry ha comprato una quota di maggioranza in World Duty Free, società controllata dal gruppo Benetton che appena un anno fa era stata scorporata da Autogrill, la transazione comporterà un esborso da parte della società svizzera di 1,3 miliardi di euro e il lancio di un Opa sul flottante di borsa. L’obiettivo di questa operazione è evidentemente quello di creare tramite la fusione di Dufry e WDF, il più grande operatore mondiale del settore travel retail.
Il business dei negozi ora World Duty Free, era divenuto parte del gruppo Autogrill a seguito della acquisizione avvenuta anni fa dell’operatore americano HMS, uno delle principali società di gestione del business della ristorazione e servizi correlati sul mercato aeroportuale degli Stati Uniti. Successivamente il business era stato implementato tramite la acquisizione di ulteriori operatori presenti su altri importanti mercati europei, fino ad assumere una dimensione tale da giustificare lo scorporo da Autogrill. Giocare un ruolo di leadership assoluta in questo settore richiede ormai un livello d’investimento che non era più sostenibile per Edizione Holding e Schema34 (le cassaforti della famiglia Benetton titolari della partecipazione) le quali hanno preferito la scelta di disinvestire e focalizzare la loro strategia su altri core business.
Il segmento del travel retail negli ultimi anni sta conoscendo una espansione molto importante soprattutto in virtu’ delle nuove abitudini acquisite dalla clientela asiatica, gli acquisti effettuati durante i viaggi all’estero sono infatti diventati sempre più frequenti, così che il canale commerciale del travel retail, inteso qui come la vendita di prodotti tramite store localizzati presso concessioni in aeroporti, stazioni ferroviarie, stazioni metropolitane etc, ha acquisito un peso sempre più importante per i brand del lusso.
Dal punto di vista storico, lo shopping tax Free in viaggio è nato dopo la seconda guerra mondiale in Irlanda, ed era riservato inizialmente ad alcolici e sigarette. Dalla semplice vendita di quelli che di solito sono generi di monopolio come alcolici e sigarette, poi in un primo tempo si è esteso al beauty e alla profumeria, successivamente il travel retail ha fatto il grande salto di qualità in Asia, estendendo molto le categorie merceologiche fino ad abbracciare gioielli ed orologi così come abbigliamento ed accessori, più precisamente la spinta decisiva a questo sviluppo è avvenuta ad Hong Kong grazie a quello che sarebbe diventato l’operatore DFS (ora parte di LVMH Group). L’idea alla base del business del travel retail era quella di permettere ai consumatori giapponesi ,allora principale bacino di clientela asiatica, che si trovavano in viaggio tra Hong Kong, la Corea del Sud e gli Stati Uniti di comprare prodotti di lusso a prezzi competitivi.
Dalle origini l’esperienza ha subito un vero e proprio stravolgimento volto a sottolineare il valore aggiunto del canale e offrire una shopping experience completa e unica ad una clientela sempre più esigente. Il mercato travel retail è talmente importante e speciale per i marchi del lusso che l’Oreal è arrivata a definirlo un “sesto continente”. Per dare una idea della sua importanza, nel 2014 il fatturato del commercio Duty Free e travel retail ha toccato i 60 miliardi di dollari con un aumento del+7,5% su base annua.
A parte qualche eccezione, come il Dubai Duty Free che è un colosso indipendente (le stime dicono che da solo intercetti il 5,19% del fatturato Duty Free aeroportuale mondiale e il 3% del fatturato travel retail generale), l’industria è molto consolidata. La complessità del modello di business e le dinamiche contrattuali/negoziali che portano a gestire relazioni con diversi partner, fra i quali gli Stati e le autorità aeroportuali con i quali si negoziano le concessioni, fanno si che gli operatori debbano essere molto solidi economicamente oltre che avere spesso forti entrature politiche.
I più grandi attori del settore sono attualmente DFS Group (Hong Kong), Dufry (Svizzera), World Duty Free (Gran Bretagna/Italia), Nuance (Svizzera), Gebr Heimann (Germania), Lotte Duty Free (Corea del sud), Aldeasa (Spagna), Dubai Duty Free (Emirati arabi uniti), Aelia (Francia), Hellenic (Grecia), Alpha (Gran Bretagna) e King Power (Thailandia).