Converse Chuck Taylor, cosa succede quando un classico intramontabile subisce un restyling? Difficile prevedere le reazioni della clientela. È stato il caso di Coca Cola, quando la formulazione originale ha subito un cambiamento per un breve periodo nel 1985 ed e’ stata poi rapidamente riportata alla ricetta originale (causa furor di popolo), oppure quando i dettagli di un capo iconico come il tailleur di Chanel ha cambiato stile passando sotto le influenze dei differenti stilisti da Ines de la Fressange a Karl Lagerfeld.
Il caso delle scarpe Chuck Taylor All Star, modello iconico di Converse, è molto interessante perché il prodotto, di per se molto semplice/basico, è diventato icona di stile e regolarmente viene abbinato in maniera casual a prodotti di lusso. Il marchio Converse è stato acquistato per 305 milioni di USD da Nike nel 2003 anche perché portava in dote l’icona di stile. Il restyling del modello Chuck Taylor presentato il 28 Luglio acquisira’ un’importante modifica nella suola con l’integrazione di un cuscinetto ammortizzato, dotazione tecnologica di Nike. Fin qui nulla di particolare, se non fosse che la clientela di Converse e’ molto speciale. Si pensi che, quando l’azienda ha portato le fabbriche in Giappone, dove la qualità’ del prodotto finale e’ molto elevata, i clienti si sono lamentati di scarpe “troppo perfette” e quindi distanti dalla filosofia originale.
Le Converse Chuck Taylor All Star sono rimaste sostanzialmente invariate dalla loro introduzione nel 1917 come scarpe da basket indossate da Whilt Chamberlain e rapidamente, a ragion veduta, abbandonate per modelli più comodi ma di fatto consacrate a progenitrice delle sneaker iconiche. Conosciute per il loro design basico, l’aggiunta di una suola rialzata (con il plauso dei podologi) sarà difficilmente accettata dalla clientela.