Audi è il brand premium per eccellenza del gruppo Volkswagen, anche se non è il solo e nemmeno il più prestigioso nella galassia dei marchi di Volksburg, il suo peso in termini di redditività è però da considerare preponderante totalizzando oltre il 40% dei profitti del gruppo. Lo scandalo dei motori diesel con il software alterato, riguarda pienamente anche il prestigioso marchio di Ingolstadt visto che circa 2,1 milioni di vetture Audi sono coinvolte.
L’impatto sull’integrità ed il prestigio del brand è inevitabile, anche se finora si è cercato in tutti i modi di circoscrivere i danni reputazionali al marchio VW. La sensibilità ambientale dei consumatori, è poi diventato un driver molto importante delle decisioni di acquisto; emblematico il sempre maggior successo delle vetture ibride od elettriche, due campi dove anche Audi stava facendo grossi sforzi. Sul mercato Usa, dove lo scandalo è scoppiato e uno dei principali per Audi, da tempo considerato un marchio di successo al contrario di VW che è in grossa crisi, addirittura si cerca di rimpallare le responsabilità dello scandalo disconoscendo la comune radice tecnica di gruppo.
La strategia intrapresa, volta al massiccio uso di componenti in comune fra i brand del gruppo non lascia scampo, i problemi che una volta erano solo di qualcuno sono destinati ad essere purtroppo i problemi di tutti. Audi è formalmente una azienda indipendente quotata in borsa, peraltro il flottante azionario è molto ridotto e la maggioranza assoluta è della holding VW, quindi in pratica ne è una divisione. La decisione di attribuire ad Audi una indipendenza formale come azienda, aveva anche una valenza di immagine ed era una ben precisa scelta di marketing; cercare di distinguersi e caratterizzarsi in ogni modo rispetto alla casa madre, orientandosi in direzione upscale. L’ambizione era di porsi in diretta concorrenza e al pari con Bmw e Mercedes, costruttori da sempre identificati e specializzati nelle vetture di prestigio. Bisogna dire che negli anni il successo commerciale di Audi è via via cresciuto, parallelamente il prodotto si è evoluto e raffinato dal punto di vista tecnico e stilistico, raggiungendo ormai pienamente anche dal punto di vista dell’immagine di marca il rango dei blasonati concorrenti, con i quali si gioca ad armi pari la supremazia di mercato.
Ultimamente poi lo slogan scelto per il brand a livello internazionale ,in Italia “all’avanguardia della tecnica“, voleva rimarcare da parte di Audi una supremazia ed avanguardia tecnologica, due attributi che lo scandalo dei diesel truccati per rispettare le normative ambientali è destinato a mettere in serio dubbio. In ogni caso il futuro dei marchi del gruppo VW, sicuramente per anni molto forti sui vari mercati mondiali, è destinato ad attraversare un periodo probabilmente prolungato di difficoltà commerciale e di credibilità.