L’artista cinese Ai Weiwei presenta la sua prima collezione di gioielli ,nella mostra Rebar in Gold a Londra. Famose le sue opere ed installazioni presenti in tutto il mondo, così come lo Stadio Olimpico di Pechino 2008 realizzato in collaborazione con lo studio di architettura Svizzero Herzog &De Meuron, il celebre Cesto. L’artista è inoltre conosciuto da alcuni anni per il suo ruolo da dissidente politico, sempre in prima fila nelle battaglie per i diritti di espressione e contro la corruzione in Cina. Per il suo esordio nel settore orafo, il Maestro ha instaurato una collaborazione con la Galleria Elisabetta Cipriani di Londra, dove presenterà una linea di gioielli in oro.
L’esposizione è intitolata Rebar in Gold, al pari della collezione, ed è in corso da questi giorni nei locali di Mayfair della galleria al numero 23 di Heddon Street Street, terminerà il 16 gennaio prossimo. Lo styling di questi raffinati gioielli si richiama ad una celebre installazione realizzata dall’artista nel periodo 2008-2012 e denominata Straight, opera caratterizzata dall’essere stata realizzata assemblando ed accatastando una grande quantità di tondini in ferro. Si tratta di un tipo di ferro, il Tondino, con una specifica lavorazione e che è abitualmente utilizzato per il rinforzo del cemento armato, riconoscibile per la circonferenza percorsa da venature trasversali in rilievo. L’opera del Maestro Ai Weiwei aveva un intento politico molto evidente, denunciare la corruzione pubblica in Cina; la provenienza del ferro utilizzato era infatti dalle rovine degli edifici andati distrutti nel terribile terremoto del Sichuan nel 2008. Il disastro fece migliaia di morti e provocò una ondata di proteste in tutta la Cina. I morti, fra i quali un altissimo numero di bambini, erano soprattutto conseguenti al pessimo standard costruttivo degli edifici pubblici con in primis le scuole.
Tornando alle opere oggetto della mostra Rebar in Gold, i gioielli della collezione sono realizzati impiegando verghe in oro massiccio, lavorate in modo da ottenere lo stesso aspetto e le stesse venature presenti sul tondino di ferro. L’effetto ottenuto una volta che il tondino in oro viene plasmato e piegato, da’ luogo a pezzi dalle forme molto particolari. Le opere della collezione Rebar in Gold sono disponibili in 3 misure differenti per diametro e lunghezza, sono configurabili a piacere diventando una volta piegati bracciali, girocollo ed anelli. La definizione data dall’artista è quella di “sculture indossabili”, volendo con questa espressione significare la libertà che è insita nella possibilità offerta dalla materia di poter essere liberamente piegata e plasmata. Per Ai Weiwei l’impiego di un materiale come l’oro si caratterizza poi per due aspetti specifici: da un lato la sua appartenenza tipica alla sfera personale dell’individuo, dall’altro si tratta di una materia che ha una tradizione di lavorazione da parte dell’uomo, che si può definire ancestrale.
La mostra si svolge in una galleria d’arte che ha la sua specializzazione nei gioielli, sede abituale di esibizioni di opere orafe di importanti artisti contemporanei. L’allestimento che è stato creato dal Maestro Ai Weiwei per Rebar in Gold è veramente molto suggestivo, vuole inoltre essere evocativo di alcuni elementi presenti nella originaria installazione Straight, opera che ha ispirato i gioielli. Si caratterizza innanzitutto per la presenza di due particolari bacheche in cristallo e legno dalla forma prismatica ,con funzione di contenitori/display delle opere. Le bacheche sono a loro volta situate all’interno di una costruzione, una specie di “casetta” completamente bianca, studiata per essere particolarmente adatta a dare risalto al prezioso contenuto. Questi due contenitori/display sono stati realizzati dall’artista Ai Weiwei che ha voluto utilizzare il legno di Huali ,una essenza tipica della tradizione Cinese, legno povero usato per realizzare gli arredi nelle zone rurali .