Chanel diversifica nel settore wine & beverages degli Stati Uniti con l’annuncio qualche giorno fa dell’acquisto della proprietà Dollarhide Ranch nella Napa Valley. La cantina acquistata è St Supéry, famosa per le varietà di Bordeaux, ed è completa il complesso con il Rutheford Estate. Tra le bottiglie più famose di St Supéry ci sono il 2012 Estate Élu Napa Valley e il 2005 Dollarhide Estate Vineyard Cabernet.
La maison di lusso francese ha già investito in patria nel vino quando ha acquistato Chateau Rauzan-Ségla e Chateau Canon. Nel 2009 Karl Lagerfeld, abile disegnatore per passione oltre che creativo, ha preparato l’etichetta per la bottiglia 2009 Rauzan Ségla Bordeaux: un vero tocco di stile anche per una bottiglia. Non è ancora chiaro se prossimamente berremo un grand cru a marchio Coco Chanel ma per il momento il prezzo medio delle bottiglie proposte dalle tre cantine è piuttosto basso (St Supéry si aggira sui 25usd a bottiglia) rispetto alle “preziose” borse di rue Cambon.
Gli investimenti nel beverage di Chanel si devono valutare nel quadro più grande degli investimenti per brand awareness e diversificazione in settori affini a quello dell’abbigliamento. Infatti da qualche anno è in corso una fervente attività dei marchi di lusso attenti a comprare pasticcerie, bar e ristoranti storici nelle capitali internazionali (vedi caso Cova acquisito da Lvmh e Pasticceria Marchesi acquisita da Prada) oppure lo sviluppo di vere e proprie divisioni horeca (vedi progetto Nobu, hotel, franchising, pasticceria e ristoranti all’interno dei megastore Armani).
