Topshop punta allo sviluppo di soluzione tech wearable per ipotecare il futuro dello sviluppo in un settore dinamico dagli sviluppi ancora incerti. Top Pitch è la scommessa: challenge/ boot camp per startup tech e imprenditori del settore volto a scovare i nuovi talenti e le tecnologie wearable che posso rivoluzionare abbigliamento e moda.
Una scommessa quella che Top Shop, celebre high street retailer inglese, fa insieme al fondo d’investimento L Mark, specialista in investimenti, tutoring e mentoring di tech startup a Londra. Le stime degli analisti parlano di un mercato wearable che raggiungerà un valore di 34 mld di USD nel 2020 e Top Shop vuole essere sicuro di intercettare talenti e soluzioni per creare una posizione di leadership in un segmento di mercato entry level dove non esistono prodotti o tecnologie che hanno mostrato performance commerciali importati. Il segmento wearable devices ha attratto gli interessi e le mire non solo dei grandi players tecnologici- Apple, Samsung, Google e Amazon in primis – ma anche delle aziende di moda (vedi articolo Ralph Lauren), orologi (vedi articolo Bulgari wearables) e abbigliamento. Dal segmento lusso a quello consumer si cerca di creare prodotti e nuove opportunità di consumo per convincere la clientela che gioielli e accessori possono diventare qualcosa di più di strumenti status symbol e design.
Opening Ceremony in collaborazione con Intel ha presentato “MiCa” Smart bracelet: un bracciale che intende essere parziale sostituto del cellulare che, grazie ad una sim card integrata, permette di avere al polso notifiche e chiamate in pieno stile (retail price a Barneys 495 USD). Ad esempio, Gucci (in collaborazione con Will.I.Am) e Tag Heuer puntano a capitalizzare sul know how e il background del mondo orologeria di lusso con l’aggiunta di tecnologia Intel e Google per creare dispositivi dalla connotazione aspirazionale capaci di “stupire” i consumatori.
Il problema delle soluzioni tecnologiche finora sviluppate e presentate ai consumatori e’che mancano di funzioni e app grazie a cui la clientela finale possa trarre benefici dall’uso. L’Apple Watch forte dei suoi 6 milioni di esemplari venduti nel primo anno di commercializzazione si sta preparando alla seconda generazione e la clientela, di aficionados e non, si aspetta qualcosa di realmente innovativo da parte della user experience perché il device al momento rimane una semplice versione wearable di qualcosa che esisteva gia (il telefonino). La vera sfida per i nuovi devices da progettare e’ riuscire a trovare non solo la giusta componente/ connotazione moda – Apple ad esempio ci e’ gia’ ampiamente riuscita – ma creare nuove dinamiche di utilizzo tramite app ed interfacce d’uso capaci di cambiare le dinamiche d’interazione.