Indonesia dazi lusso: il paese segue la Cina ed elimina le tasse import

hugo boss jakarta pacific mall
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Indonesia dazi lusso: il paese SEA ha eliminato i dazi su molti articoli di lusso importati, la mossa segue a distanza di poche settimane quella della Cina (vedi articolo), anche se ovviamente l’impatto sul business mondiale del lusso è molto differente. Le ragioni di questa virata a 360 gradi della politica fiscale governativa, sono però anche in Indonesia le stesse della Cina: aumentare la quota di Pil destinata ai consumi interni incoraggiando gli acquisti di beni di consumo nel paese, a discapito del sempre crescente flusso di acquisti effettuati all’estero con il travel retail.

Fendi Plaza Indonesia Mall
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L’Indonesia con i suoi 300 milioni di abitanti è da alcuni anni uno dei paesi più promettenti dell’Asia, legittimo candidato a prendere il posto di alcuni ex Brics ora in difficoltà come Russia e Brasile. L’imposizione fiscale sui cosiddetti beni di lusso, un vasto ventaglio di prodotti come ad esempio elettronica e prodotti di marca, aveva aliquote differenziate basate sulla categoria di prodotto ma che potevano raggiungere anche il 75%, al prezzo finale andava poi aggiunta anche l’iva del 7,5% . È evidente che una imposizione fiscale così penalizzante, non può che avere l’effetto di scoraggiare lo shopping in patria e al contempo incentivare gli acquisti all’estero ed il contrabbando. La nuova normativa che è in vigore dallo scorso 11 Giugno, elimina le imposte sulla gran parte degli articoli considerati, elevando però l’aliquota dell’iva al 10%.

Ermenegilzo Zegna Jakarta Pacific mall
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Gli unici beni che mantengono immutata la precedente tassazione sul lusso sono: automobili di prestigio, aerei privati, imbarcazioni da diporto, liquori ed immobili. Indubbiamente la mossa del governo Indonesiano non farà particolarmente piacere ai paesi vicini, l’impatto negativo maggiore sarà per Hong Kong e Singapore, da sempre considerate le mete preferite  degli shopping tour dall’Indonesia. Questi consistenti aggiustamenti al ribasso della fiscalità che grava sui beni di consumo, prima da parte della Cina e adesso dell’Indonesia, sono destinate ad avere un sicuro impatto sulle politiche commerciali dei brand di lusso, condizionando il pricing ma anche le strategie che guidano la presenza sui singoli mercati e le decisioni relative all’apertura dei punti vendita.

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