Gucci e Alessandro Michele, FW15 realizzata in una settimana

Alessandro Michele direzione creativa Gucci
Alessandro Michele direzione creativa Gucci

Gucci ha appena presentato la collezione Uomo Autunno Inverno FW 2015-2016 firmata Alessandro Michele alla Settimana della Moda di Milano (Milan Fashion Week); si tratta della prima uscita in passerella per il prestigioso marchio italiano dopo l’addio anticipato di Frida Giannini . Al di là della collezione di per se stessa e dell’originalità della presentazione, bella o brutta che fosse, classica o di rottura con la tradizione del brand, vendibile o meno, tutta la platea dei commentatori ha puntato invece l’accento su un aspetto apparentemente non così importante.

Gucci uomo FW15 Milano
Gucci uomo FW15 Milano

I titoli della stampa internazionale erano infatti tutti quanti concentrati su un fatto che doveva essere marginale: la collezione era già stata realizzata da Frida Giannini ma è stata completamente scartata e rifatta dal team creativo di Gucci, persino la scenografia della sfilata e i modelli scelti sono stati cambiati, tutto quanto è poi avvenuto nell’arco di una settimana compiendo un vero e proprio miracolo. Si tratta di uno strano modo di interessarsi di una collezione e soprattutto di quella presentata da un brand di primo piano come Gucci. In pratica è come se il mondo della moda, o almeno la stampa, non aspettasse altro che Gucci si liberasse della stilista romana e della sua impronta stilistica.

L’enfasi sul nuovo modo di lavorare del team creativo interno, la novità ed originalità impressa allo stile della maison senza indulgere eccessivamente sull’archivio aziendale, sono stati ritenuti elementi premianti anche sulla collezione. Aspetti ritenuti talmente prevalenti, che se un altra azienda avesse detto di avere realizzato la collezione in una settimana, sarebbe stata come minimo accusata di improvvisazione se non peggio. A questo punto ci si chiede se la sostanza del nuovo corso stilistico, al momento in mano al responsabile del design degli accessori Alessandro Michele, riscuoterà il successo vero, quello che è necessario al rilancio del marchio.

Gucci Sfilata Uomo FW15 Milano
Gucci Sfilata Uomo FW15 Milano

Per quanto riguarda la collezione, è stata riconosciuta essere molto giovane ed anticonformista, decisamente lontana dallo stile che la Giannini aveva proposto negli ultimi 10 anni, ed anche da quello precedente di Tom Ford. Bisogna comunque osservare che per un marchio come Gucci, dove l’abbigliamento realizza una quota di non più del 15% dei ricavi, le collezioni di Prêt-à-porter hanno sul business un peso marginale, ben diverso rispetto alla pelletteria che conta per il 58%del fatturato. In termini di immagine e di posizionamento del marchio la situazione è invece molto differente: sono infatti le collezioni di prêt-à-porter che ne determinano il successo. Per Gucci il valore e la caratterizzazione vengono conferiti al brand tramite l’abbigliamento e il risultato economico è invece determinato dal business degli accessori.

Per poter stilare un primo bilancio del cambiamento di rotta e stile avvenuto all’interno di Gucci non ci resta che aspettare la presentazione della collezione Donna Autunno Inverno FW2015-2016 a Febbraio.

Lascia un commento
You May Also Like