Coach diversifica ed acquisisce Stuart Weitzman

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Coach acquisisce Stuart Weitzman
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Le voci di mercato che circolavano da qualche giorno hanno trovato conferma: Coach acquisisce Stuart Weitzman, la transazione che è stata conclusa fra le due aziende verrà perfezionata entro maggio. Il noto marchio americano di calzature donna di livello medio/alto, di proprietà del fondo di private equity Sycamore Partners, è stato acquisito da Coach per 575 milioni di US$.

Questa diversificazione nel business calzature, vale circa 500/600 milioni di US$ (a prezzi retail) di fatturato aggiuntivo per Coach, finora presente soprattutto nel retail di borse e piccola pelletteria di fascia media e con un business marginale nelle calzature uomo. Si tratta indubbiamente di una grossa novità per l’azienda che così facendo accelera nel suo tentativo di consolidamento come brand del lifestyle globale. Coach da alcuni anni sta attraversando una fase di disorientamento e di sofferenza del suo modello di business ed ha in corso una pesante ristrutturazione, peraltro ancora decisamente lontana dalla conclusione.

L’azienda infatti nel mercato principale, che sono gli Stati Uniti, brucia ancora pesantemente cassa, l’acquisizione è quindi vista da una parte degli analisti e dal mercato finanziario come un ulteriore appesantimento. Coach soffre principalmente per l’ingresso massiccio ed aggressivo sullo stesso suo mercato di nuovi brand di livello medio. Si tratta soprattutto di giovani marchi come Tory Burch, Michael Kors e Kate Spade, newcomers che con il loro successo ed una offerta anche di total look comprendente l’abbigliamento e in generale molto più dinamica della sua, hanno sottratto una fascia di clientela importante.

Peraltro deve essere anche sottolineato che ultimamente il mercato americano delle borse/pelletteria, nella fascia di prezzo occupata di Coach, sta soffrendo di una crisi strutturale da eccesso di offerta. La pressione competitiva sui prezzi, con politiche di vendita molto aggressive per sostenere i volumi, produce il risultato che tutti i brand compreso quelli più in voga,sono in sofferenza dì redditività.

Stuart Weitzman Cina
Stuart Weitzman Cina

L’acquisizione di un brand come Stuart Weitzmann, presente esclusivamente nelle calzature donna con un prodotto molto più fashion-oriented rispetto a Coach, dal punto di vista della coerenza di prodotto fra le due aziende è indubbiamente una sorpresa. La stessa internazionalizzazione dei due marchi e le potenziali prospettive di espansione sono differenti. Stuart Weitzman ha una presenza estera di qualità ma solo su pochi mercati selezionati e molto orientata al wholesale, Coach al di fuori degli Stati Uniti ha una presenza ed un posizionamento abbastanza marginali, anche se ha in corso un’espansione sostenuta in Cina, pur restando percepito come griffe di livello più basso.

In altre parole viste le differenze di posizionamento e strategia, si prospetta a tutti i livelli una integrazione non facile, questo anche se Stuart Weitzman è sicuramente da ritenersi una buona azienda con ottime prospettive. Il problema di Coach, risiede infatti nella situazione ancora difficile del core business nella pelletteria. Una condizione di sofferenza che, se non trova uno sbocco positivo a medio/breve termine, potrebbe anche nel tempo riservare qualche spiacevole sorpresa, trascinando dietro nelle difficoltà Stuart Weitzman.

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