Crisi lusso: Tag-Heuer riduce il personale in Svizzera

Tag-Heuer
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Tag-Heuer manifattura svizzera – gruppo Lvmh– ha comunicato la riduzione nelle sue maestranze di 46 unità ,oltre ad altri 49 dipendenti posti in cassa integrazione fino a fine anno. La ristrutturazione interessa gli stabilimenti di La Chaux de Fonds e Chevenez dove erano impiegati circa 600 dipendenti e riguarda sia la produzione che il management. Dal punto di vista delle scelte produttive, Tag-Heuer si concentrerà soprattutto nella sua fascia di prezzo principale, orologi da 1000 a 4000€.

Si tratta di una conseguenza del rallentamento del tasso di crescita in atto sul mercato cinese. A fronte di una previsione di incremento oscillante dal 4 al 6% che era stata ipotizzata per il 2014, i dati reali si sono attestati ad un più 2,7% sul periodo Gennaio-Agosto. La riduzione di personale segue quella effettuata da Cartier che ha recentemente annunciato un taglio della settimana lavorativa per 230 dipendenti impiegati in un suo stabilimento .

Il calo della domanda colpisce in particolare la piazza di Hong Kong, ed è avvenuto precedentemente alle tensioni politiche di questi giorni. L’effetto del calo della domanda dei consumatori cinesi, indotto dalle nuove politiche del governo di Pechino, ha drasticamente ridotto gli acquisiti di beni di lusso e, visto il peso a livello acquisito a livello globale dalla domanda cinese , si fa sentire pesantemente sui fatturati dei gruppi.  Un dato indicativo: l’ex-colonia britannica rappresenta circa il 20% del mercato mondiale di orologi di lusso.

Tag-Heuer Svizzera
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