A un anno dall’acquisizione da parte del gigante cinese del retail Nanjing Cenbest, House of Fraser, celeberrimo department store inglese si appresta all’espansione in Cina. Innanzitutto l’ingresso nel mercato di Mainland China con i primi flagship store –Nanjing, Chongqing and Xuzhou queste a oggi sono le prime tre location confermate per le aperture- inoltre un deciso cambio di marcia sull’online, ora possibile grazie alle recenti aperture normative introdotte dal governo cinese in materia.
L’acquisizione di House of Fraser da parte di un operatore cinese del retail, unite anche qui alle prossime novità legislative in corso di introduzione, rappresentano l’inizio di una vera rivoluzione per il mondo del retail multimarca cinese. Oggi i consumatori del paese del dragone interessati ad acquistare prodotti di lusso sono abituati ad affidarsi, in prevalenza ed in maniera quasi obbligata ai flasgship store monomarca, spesso frutto di JV di gestione tra marchi occidentali ed aziende locali; un altro canale è costituito dai pochissimi retailer multimarca specializzati, un esempio è Lane Crawford di Hong Kong, che però contano su pochi punti vendita in Mainland China. Come sappiamo il consumatore ricorre poi molto spesso agli acquisti all’estero o al vastissimo mercato parallelo. Tra i primissimi e pochissimi retailers europei che si sono avventurati in Cina con il format multimarca offline, c’è il celebre store Milanese 10 Corso Como che ha aperto nel 2012 a Shanghai, facendo da apripista per altri prestigiosi concept store internazionali come il Londinese Dover Street Market che dal 2014 è presente a Beijing con il suo I.T Beijng Market.
Nelle sue intenzioni di espansione della presenza in Cina, la nuova proprietà di House of Fraser, come dicevamo parla non solo di retail tradizionale, ma di una vera strategia multichannel. È intenzione del management procedere ad una integrazione fra E-commerce e presenza brick-and-mortar tramite i negozi tradizionali, cosa impensabile fino a qualche mese fa nel panorama commerciale del paese. La svolta cercherà di sfruttare appieno le nuove politiche del governo, che grazie all’abbassamento di dazi/tasse sui beni di lusso importati e ad agevolazioni alle pratiche amministrative per portare i retailers in alcune aree economiche speciali del paese, è pronto ad incentivare i consumi in patria dei propri cittadini. L’implicita dichiarazione di guerra al travel Retail ed al commercio parallelo è volta principalmente a scoraggiare l’acquisto all’estero dei beni di lusso di origine occidentale, con la finalità di stimolare la nascita di una società dei consumi locale.
Il gruppo britannico House of Fraser ha chiuso il 2014 con un fatturato di 1,3 miliardi di sterline, il cui 15,4% era di origine online, dato che lo pone tra i retailers tradizionali che meglio hanno saputo gestire la transizione all’e-commerce sfruttando sapientemente la propria credibilità commerciale. L’espansione del retailer inglese nell’ultimo anno ha interessato anche il medio oriente, con l’apertura di uno store ad Abu Dhabi (aperto in formula franchise), si punta anche al mercato degli Emirati come un driver di ulteriore crescita.