La produzione francese di foie gras è temporaneamente sospesa. La notizia ha gettato nel panico gli amanti della famosa specialità gastronomica, da sempre uno dei prodotti simbolo della gastronomia francese. Vediamo cosa sta succedendo per avere causato questo severo provvedimento sanitario che sta provocando un vero e proprio disastro. La colpa innanzitutto è da attribuire ad una epidemia della famigerata influenza aviaria. Il virus H5N1 è altamente contagioso fra i pennuti ma non si trasmette facilmente all’uomo, la pandemia da alcuni mesi ha colpito in maniera molto violenta alcuni allevamenti di oche nella regione francese del Perigord. Per scopo precauzionale ad evitare il diffondersi del virus, la macellazione e la lavorazione delle carni degli allevamenti presenti nell’area è così stata vietata nel periodo compreso dal 2 maggio al 15 agosto 2016, determinando una ovvia carenza di prodotto fresco sul mercato.
La zona del Perigord nel sud-est è infatti quella da dove proviene il 71% della produzione transalpina che a sua volta si pone di gran lunga ai vertici mondiali rappresentandone il 75%, le conseguenze economiche ed occupazionali di questa interruzione di produzione sono quindi molto importanti per un area costituita da ben 18 dipartimenti. Si stima che circa 4000 lavoratori impegnati nel business degli allevamenti siano in temporanea disoccupazione, così come l’onere diretto della bonifica e disinfezione superi i 230 mln€ oltre agli indennizzi di altri 180 mln € corrisposti agli allevatori colpiti. L’impatto sulla produzione dovrebbe determinare un calo di circa il 25% delle quantità presenti sul mercato che equivalgono a 9 milioni di oche, determinando un sicuro impatto sui prezzi.
L’allevamento delle oche con il procedimento della cosiddetta “alimentazione forzata”, fondamentale per determinare la crescita abnorme del fegato che è la materia prima del foie gras, è una industria che nella regione del Perigord impiega oltre 4000 lavoratori contribuendo in maniera determinante a costituire il business del foie gras che genera in Francia un fatturato di circa 2 miliardi euro. Da notare che questa tradizionale metodologia di allevamento degli animali ha una storia millenaria ,sono addirittura state rinvenute pitture Egizie che ne testimoniano l’uso, ancora permessa in Francia, è proibita in molti paesi europei e non solo, ritenuta una pratica crudele e non rispettosa degli animali. L’epidemia in atto da qualche mese ha inoltre comportato il bando all’export di pollame francese in svariate aree del mondo.