In Cina, le ripercussioni delle dichiarazioni sui social costano caro a NBA, Nike, Houston Rockets e Lebron James. Come hanno già sperimentato Dolce & Gabbana con la campagna pubblicitaria del 2018 e la media crisis generata dai post di Stefano Gabbana, anche per la National Basketball Association alcuni post del General Manager dei Huston Rockets si sono rivelati pericolosi e la situazione sembra ancora più infiammata con le dichiarazioni del campione Lebron James.
Il 4 Ottobre un tweet pro-democrazia di Daryl Morey, General Manager dei Houston Rockets – la squadra che nel 2002 ha accolto il giocatore Cinese Yao Ming – ha scatenato una forte reazione dell’establishment Cinese e delle aziende che avevano interessi direttamente o indirettamente collegati al mondo NBA. I gadgets degli Houston Rockets sono spariti dagli store Alibaba, jd.com NBA e Nike in Cina e le partite pre-season dell’NBA sono state boicottate dalla China State Television che ha deciso di non trasmetterle in diretta.
Nel 2019 la Cina e’ il primo mercato di fan per tasso di crescita per l’NBA: si stima che il valore del business generato grazie ai consumatori cinesi sia di ca. 4 mld. di USD (merchandise, diritti televisivi e biglietti venduti – fonte wwd).
In un quadro politico già abbastanza teso per la guerra commerciale sui dazi Cina-USA, le posizione dell’NBA e’ stata ulteriormente aggravata a seguito delle dichiarazioni del campione Lebron James prima della partita Golden State Warriors -Lakers. Uno degli atleti piu iconici dell’NBA, creatore di Taco Tuesday e imprenditore digitale ha dichiarato nel corso di un’intervista che persone non adeguatamente informate dei fatti (e.g. il GM degli Houston Rockets) dovrebbero evitare di causare danni persone e interessi economici con dichiarazioni via Twitter.
La reazione della blogosfera e della stampa alle parole di James non si e’ fatta attendere: condanna unanime e posizione di imbarazzo da parte degli sponsor. In passato, Lebron James e’ stato testimonial tra gli altri di Audemars Piguet, Intel, Dunkin – aziende che appena contattate dalla stampa per un commento hanno sottolineato di non essere più’ attivamente legate all’atleta. Altri partner come Nike -che ha un contratto a vita con Lebron del valore di 1 md di USD- Beats by Dr. Dre e Uninterrupted (piattaforma di e-commerce di cui James e’ co-investitore) si sono mostrate più restie a dichiarazioni. A poco sono servite le smentite e i tentativi di sviare la conversazione dell’atleta dei Los Angeles Lakers.
Mettersi contro l’opinione pubblica o, peggio, il Governo Cinese può causare serie ripercussioni al business perché il partner commerciale e investitore degli Stati Uniti non vede di buon occhio ingerenze nella propria politica interna e Hong Kong. La zona amministrativa speciale di Hong Kong gode di uno status speciale a seguito del passaggio dei territori dalla Gran Bretagna alla Repubblica Popolare Cinese e da molti mesi a questa parte si stanno svolgendo proteste pro-democrazia e pro-indipendenza contro il Governo di Pechino.
La posizione dell’NBA e’ diversa rispetto a quella degli stilisti Dolce & Gabbana, come differente e’ il ruolo nella creazione della crisi. Restano medesime le reazioni accese dell’opinione pubblica e il danno economico da esse derivanti.