H&M fino a 64m di euro di investimenti nel 2015

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H&M  SS15
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Il gruppo svedese fast-fashion H&M ha presentato grandi progetti per il 2015 in cui prevede di investire fino a 64 milioni di euro (600 milioni di corone svedesi) nello sviluppo del canale e-commerce su nuovi mercati, potenziamento dell’esperienza omnichannel e l’apertura di 400 nuovi punti vendita a livello internazionale.

Per gli anni futuri, la strategia del leader svedese del fast-fashion punta da un lato all’espansione dell’offerta su mercati emergenti, e da un altro al rinsaldamento della posizione e alla diversificazione in categorie di prodotto complementari, come il beauty, nei mercati storici. H&M ha annunciato di avere in programma, entro fine anno, il lancio dell’e-commerce in 9 nuovi mercati (Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Svizzera) e il potenziamento dello stesso nei mercati dove viene già offerto. Obiettivo della strategia: offrire a livello globale un’esperienza omnichannel sempre più completa a tutti i clienti. Molto interessante notare come H&M, marchio di successo nel suo settore, ma sicuramente non appartenente al segmento lusso, si ponga il problema della consistenza dell’esperienza di marca nei differenti mercati e s’interroghi sull’implementazione dell’omnichannel come priorità immediata.

Cosmetici & Other Stories
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L’espansione con nuovi punti vendita riguarderà non sono la griffe H&M, marchio di punta del gruppo in quanto punti vendita aperti (3500 a livello mondiale secondo l’ultimo report finanziario dell’azienda), ma anche COS e &Other Stories. Le linee ultime arrivate, accattivanti e ricercate rivolte a una clientela più profilata rispetto alla standard del gruppo, avranno presto nuovi punti vendita nei mercati dove H&M punta ad alzare il valore medio dell’acquisto e combatte per differenziare l’offerta giocando su servizio, qualità e stile per rispondere alla concorrenza dei competitors – Zara, Gap e Benetton in primis.

Purtroppo gli investimenti dell’anno passato e quelli annunciati non sono stati accolti con favore dalle borse che venerdì hanno bocciato la performance del gruppo. L’azienda svedese ha chiuso il 2014 con un fatturato di 16 miliardi di euro attestandosi su un margine netto di 2 miliardi di euro (18%) ma la marginalità è stata negativamente influenzata dagli importanti investimenti già nel Q4 del 2014, con il margine lordo sceso dal 60.8% a 60.4% nel giro di un trimestre, e gli investitori non sembrano molto d’accordo con la strategia di crescita che sacrifica il ritorno sull’investimento nel breve periodo.

 

 

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