E se uno dei più grandi department store moscoviti, Tsum (gruppo Mercury), decidesse di vedere la sua strategia long term di sviluppo in chiave travel retail con occhio alla clientela proveniente dalla Cina? A partire dalle dichiarazioni rilasciate a Reuters da Alexander Pavlov, GM Mercury Russia (gruppo che conta più di 100 stores disseminati in tutta la Russia) sembra proprio questo il piano di sviluppo per il lusso moscovita negli anni futuri.
Secondo gruppo del lusso in Russia, Mercury nel 2016 vuole incrementare la sua percentuale di fatturato travel retail generato dai visitatori Cinesi fino ad arrivare al 10-12% del turnover totale. Le ripercussioni della svalutazione del rublo non sono tutte negative, infatti per certi aspetti il settore Retail lusso ha beneficiato di un’indiretta e mai pensata competitività dei propri listini rispetto a quelli delle canoniche mete del travel retail lusso (Milano, Parigi o Londra per citarne alcune Europee vicine). I visitatori Cinesi stanno riscoprendo i department store di Mosca, GUM e Tsum in testa, proprio perché il rublo svalutato ha permesso un guadagno relativo di competitività sui prezzi praticati in Europa. Ad esempio una borsa di Givenchy modello Blue Antigona viene venduta presso il corner Givenchy Tsum a 139,500rub (1625€) contro i 1650€ di prezzo di listino presso il department store Excelsior di Milano (fonte benchmark di mercato Reuters). In generale negli ultimi anni, i retailers russi hanno dovuto decurtare parte dei loro ampi margini per adeguare i prezzi a livelli di markup “calmierati”(rispetto agli standard pre-crisi 2013) e far fronte alla svalutazione pesante della valuta locale, anche per non risultare eccessivamente fuori mercato nei confronti dei consumatori locali.
Gli acquisti effettuati da buyers Cinesi di beni di lusso in Russia, secondo l’agenzia Interfax il volume di affari mosso da questo gruppo si aggira tra 800 milioni e 1 miliardo di Usd (720-898 milioni di euro). Oltre al fenomeno degli acquisti in parallelo di merce da rivendere in Cina a causa della giacenza elevata di merce presso i retailers e distributori russi, bisogna considerare anche che i turisti cinesi godono di vantaggi dal punto di vista del rilascio di visti per andare andare in Russia ( heritage di accordi risalenti ai tempi del sodalizio comunista).