I consumatori aspettano il post Black Friday

I consumatori aspettano il post Black Friday per iniziare gli acquisti della stagione di Natale.

Il consumatore ha capito che conviene aspettare il post Black Friday per gli acquisti online e in store. Uno studio associato di PWC e NPD su un panel internazionale di consumatori ha registrato le intenzioni d’acquisto per la stagione Natale 2019. La maggior parte dei potenziali consumatori intervistati negli Stati Uniti ha dichiarato di voler aspettare post Black Friday per gli acquisti (vedi studio 2019 PWC).

Nel 2019, il 36% dei consumatori Americani ha detto che approfitterà dei deals del Black Friday per beneficiare delle offerte; nel 2015, un sondaggio similare, aveva registrato una predisposizione ad approfittare dei deals e offerte nel 59% degli intervistati. 

% di consumatori USA che acquistano durante il Black Friday – Dato Studio PWC 2019

A cosa è dovuto questo calo? In primis al fatto che il retail tradizionale è in crisi e risponde sempre più con la leva del prezzo per attrarre consumatori durante l’anno. Le ripercussioni disastrose sulla marginalità, come dichiarato da Renato Borghi, Presidente di Federazione Moda Italia-Confcommercio (vedi dichiarazione) , hanno in parte cambiato anche le fondamenta delle dinamiche di acquisto. La shopping experience è stata troppo trascurata a vantaggio della scontistica aggressiva. Il risultato del “saldo perenne” e’ la svalorizzazione sia del servizio al cliente sia del prodotto venduto. Conseguentemente, il consumatore difficilmente percepisce la scarsità di un bene – Amazon non può mai essere in out-of-stock agli occhi del consumatore, anche se non è proprio così- e ritarda all’ultimo momento gli acquisti. 

Black Month, Black week, Black Days, Black Friday, Cyber Monday  e similari eventi promo-commerciali sono diventati sinonimi in tutto il mondo di una gara agli sconti che sembra non avere limiti. Due effetti: prima dell’inizio di questi deals i consumi si arrestano – online ricerche e visualizzazioni dei prodotto crescono : dopo l’avvio delle promozioni, si impennano i consumi in una finestra d’opportunità a ridosso del 25 Dicembre sempre più corta.

Black Friday: il fenomeno dell’assuefazione all’ “OFFERTA PERENNE”

In controtendenza rispetto a quello che dicono i retailers Europei, l’analisi di PWC mostra un nuovo trend: negli Stati Uniti, un numero sempre minore di consumatori compra durante il Black Friday. I dati mostrano in maniera incontrovertibile che si ritarda sempre di più l’acquisto in attesa di migliori condizioni, evitando di comprare proprio nel periodo dei deals.  Il fenomeno FOMO – Fear of Missing Out (trad. “Paura di Perdersi Qualcosa”), erroneamente additato come tratto distintivo dei Millenials, sta molto rapidamente perdendo peso sulle dinamiche di consumo perché l’ “assuefazione all’offerta” e’ ormai una realtà con cui i retailers devono convivere. 

Lo studio PWC mostra chiaramente che in un mercato precursore nei consumi, come quello Americano – da sempre anticipatore rispetto all’Europa di trends rivoluzionari nel retail- il Black Friday e’ già stato metabolizzato e assorbito nelle logiche delle dinamiche di consumo, tanto da essere sempre più trattato come un simbolico avvio della stagione dello shopping. Innegabilmente negli ultimi anni in Europa -in maniera molto marcata anche in Italia-  l’e-commerce ha fatto da accelerante per l’adozione di questo festival dello shopping che esisteva da decenni negli Stati Uniti (vedi focus Black Friday).  

Bisogna che, anche in Europa, si scenda a patti con la realtà di un retail sempre più in difficolta’, dove la sostenibilità delle politiche produttive e commerciali passa obbligatoriamente da sani margini operativi e uguali regole di concorrenza.  Non dovrebbero essere tabu ma tavoli di lavoro importanti tassazione, regolamentazione degli sconti e periodi delle promozioni a livello nazionale o Europeo, normativa nazionale su saldi e sottocosto applicata anche all’online. 

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