Amazon, è riconosciuta essere l’azienda leader del retail online con più categorie merceologiche di ogni altro operatore del settore. Questa posizione di leadership è anche dovuta alla politica perseguita dell’azienda che ha sempre favorito speciali partnership con i brand leader dei differenti settori merceologici, avendo ben in mente l’obiettivo di fornire la migliore esperienza consumatore ai suoi clienti. La scelta di avviare relazioni privilegiate con alcuni marchi, li porta a godere di privilegi e vantaggi che possono fare la differenza nel commercio online.
Normalmente una pluralità di venditori può offrire lo stesso bene su Amazon, ma ad esempio quello che Levi Strauss & Co e Burberry riescono a capitalizzare grazie alla loro speciale relazione con il portale di Jeff Bezos, può fare la differenza nella giungla del commercio online. Secondo uno studio della società di consulenza americana L2, le aziende che hanno in corso una partnership con Amazon sono protette dalla competizione con altri rivenditori, combattono più efficacemente sul fronte dei prezzi, inoltre vengono meglio evidenziate e messe in cima alla lista delle ricerche rispetto a quelle dei normali rivenditori.
Per fare un esempio, Ralph Lauren è un marchio senza partnership con Amazon e sul sito si possono trovare più di 9000 suoi prodotti venduti da vari rivenditori. Burberry e Levi Strauss & Co, invece, come dicevamo aziende partner, sono proposte solo da Amazon in via ufficiale. La presenza sul portale di prodotti provenienti dal cosiddetto mercato grigio è molto consistente – si stima il 40% delle merci offerte dai rivenditori – ed é stata in un certo qual modo alimentata da Jeff Bezos che cercava di far crescere l’importanza del suo portale. Oggi la strategia è differente: Amazon cerca di tutelare le aziende sue partner. Tornando all’esempio di Burberry, che ha addirittura deciso di lanciare in anteprima per gli Stati Uniti la sua linea cosmetica tramite Amazon ‘s Luxury Beauty store, oltre a beneficiare naturalmente della potenza di fuoco del sito, il marchio inglese ha ottenuto anche il risultato di proteggersi dall’attività di rivendita non autorizzata dei prodotti.
E’ evidente che il dovere di tutelare le aziende partner, fornendo anche una serie di plus in termini di servizio che incentivino le partnership, deve fare comunque i conti con la necessità da parte di Amazon di mantenere nel portale la maggiore pluralità e quantità possibile di soggetti offerenti. Si tratta in ogni caso di una operazione di equilibrismo indispensabile per Amazon: l’azienda, viste le sue dimensioni, può mettere in campo un potere contrattuale molto rilevante nei confronti dei potenziali partner, ma l’implementazione della strategia resta comunque non facile, anche per un colosso.