ShopAndBox, mercato parallelo del lusso in chiave P2P

shop and box ecommerce

Il mercato parallelo esiste da molti anni, alcuni dicono da quando esiste il commercio perché di fatto è il semplice fatto di sfruttare le asimmetrie di prezzo esistenti nel mercato, ma con l’emergere del lusso è sempre più serializzata la pratica di fare acquisti in vacanza oppure di farsi comprare da amici i prodotti dei desideri. Il numero di siti che più o meno lecitamente (e quasi sempre alle spalle delle case di moda) offrono worldwide delivery di prodotti con prezzi molto più competitivi di quelli che l’acquirente potrebbe trovare nel suo mercato di riferimento (vedi articolo). Boxandshop.com è un pochino diverso rispetto ai sopracitati servizi perché applica la logica P2P, propria del mondo file sharing online, allo shopping. Il protocollo P2P (peer-to-peer) è stato pensato per permettere la condivisione di files tra utenti attraverso la condivisione diretta di link e di sorgenti files (alla base un meccanismo semplice che ha permesso l’esplosione del mercato illegale del file sharing). Boxandshop ha pensato di applicare la stessa logica della condivisione di file sorgente per mettere a disposizione un database di potenziali compratori referenziati di prodotti con una platea di acquirenti che vogliono beneficiare di prezzi competitivi e disponibilità illimitata di varianti.

Il principio è semplice: l’acquirente propone una wishlist di prodotti che ha trovato online o offline (dettagli del negozio/sito che vende, prezzo, codice prodotto etc) e il sito fa un match con il compratore giusto disponibile per portare a termine l’acquisto. Il database dei compratori è rigorosamente controllato con un meccanismo simile all’afilliazione volto a rendere il servizio competitivo e affidabile: una partnership con servizi di pagamento e spedizione (UPS) permette di raggiungere standard di shopping experience molto elevati. Inoltre gli utenti del servizio sembrano molto apprezzare l’interazione con il buyer perché lo vedono quasi alla stregua di un personal shopper che risiede all’estero.

Pacchetto del servizio Shop and Box
Pacchetto del servizio Shop and Box

La startup è nata 19 mesi fa ed è completamente legale perché mette in comunicazione due privati facilitando lo scambio di informazioni. Per il momento ci sono 50 boxers (buyer) dislocati su 17 paesi. La maggior parte degli acquirenti finali vengono da Australia, Singapore e Malesia -paesi dove la disponibilità di alcuni prodotti e la differenza di prezzo applicata dai prodottori è molto marcata- e richiedono il servizio per tutto, dai makeup di Sephora US alle borse di YSL dall’Europa passando per gli snacks. Per convincere la clientela di quanto sia conveniente usare il servizio piuttosto che comprare nel mercato domestico di riferimento BoxandShop ha introdotto Il “Price comparison Tuesday” (Martedì della comparazione dei prezzi) in cui uno strumento sul sito presenta i prezzi di riferimento nei diversi paesi per più prodotti e mostra con i dati alla mano quanto sia facile risparmiare.

Indubbiamente questo servizio non punta a fare grandi numeri ma è un altro piccolo passo che porta il consumatore alla consapevolezza delle pratiche per aggirare la discriminazioni dei prezzi fatta dai marchi di lusso. Presto la pressione esercitata dai consumatori avrà effetti sulle strategie di pricing delle aziende perché con il travel Retail e le possibilità offerte da internet, l’anacronistica discriminazione praticata a discapito di alcune clientele (soprattutto dei paesi emergenti) avrà importanti ripercussioni negative d’immagine e sarà sempre più difficile da tenere sotto controllo.

 

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