GiovanniCitroen ha recentemente presentato al Salone di Francoforte un prototipo di cabriolet, la Cactus M. Si tratta di una evoluzione dell’innovativo modello C4 Cactus ,con questa variante la casa francese vuole riproporre la filosofia di una celebre auto del passato, la piccola scoperta Mehari. Ecco quindi spiegato il significato della aggiunta di una M al nome del prototipo Cactus.
La nuova Cactus M vuole riproporre in chiave moderna ed attualizzata l’originaria filosofia di vettura “balneare” che caratterizzava la progenitrice, conservando anche il curioso particolare dei gradini laterali. Naturalmente non ci sarà più la leggera carrozzeria in Abs, non avrebbe nessuna possibilità di rispettare i severi requisiti di sicurezza che sono attualmente imposti, il tocco di originalità estetica è qui affidato agli Air-bumper laterali che sono già la caratteristica della Cactus. Citroen ha voluto che la filosofia del modello fosse decisamente alternativa e si caratterizzasse anche nel marketing che doveva essere insolito. Così il prototipo presentato al Salone di Francoforte, la cui produzione non è stata peraltro ancora deliberata, è abbinato ad un concorso che permette di vincere un week end di coppia per il test drive della vettura, tramite l’estrazione dei vincitori in un Web Contest a tema. Il concorso ha coinvolto 7 mercati ,in Italia è denominato “beach e breakfast”, fra i quali i principali sono : Francia, Italia, Gran Bretagna, Germania e Spagna.
Il prototipo Cactus M è stato dichiaratamente ispirato dal mondo del Surf ed il colore blu mare lo evidenzia con chiarezza, uno sport scelto per il suo carattere evocativo delle atmosfere e della vita balneari. Fin qui niente di strano, salvo che il test drive di un week end prevede fra le altre cose anche la opportunità di dormire in auto. Il pernottamento è previsto svolgersi in modo molto originale, si passa la notte ospiti nella tenda da campeggio che costituisce un accessorio facente parte integrante del posteriore della vettura. L’idea che ha guidato il marketing Citroen, è evidentemente quella di sollecitare in maniera insolita una clientela giovane e amante delle atmosfere balneari. La suggestione creata dalla tenda da campeggio ,concepita come vero e proprio componente dell’auto, risponde compiutamente alla volontà di fare comunicare dalla vettura questa idea di libertà e spensieratezza, tipica del surf e delle atmosfere di vita balneare.
La Mehari originale degli anni 70 era una evoluzione della celeberrima 2CV, una piccola scoperta con una spartana carrozzeria realizzata in pannelli di plastica Abs termoformati uniti fra loro con viti a vista. Si trattava di una vettura molto particolare concepita appositamente per un uso “balneare” ,una specie di risposta “alla francese” alle VW Maggiolino elaborate in California e chiamate Dune Buggy ,vetture che iniziavano ormai a vedersi anche in Europa. La Mehari era nata nel 1968 e incarnava una filosofia costruttiva unica, era diventata nel tempo così famosa nelle località di villeggiatura che la sua produzione è proseguita per oltre 20 anni fino al 1987, totalizzando oltre 144.000 esemplari. La vettura aveva la capote in tela, due sole portiere anteriori asportabili e senza cristalli, parabrezza abbattibile sul cofano. Un’altra particolarità della scocca realizzata in pannelli di Abs e dalla forma simile ad una vasca, era il fatto di non dovere essere verniciata essendo il materiale plastico già colorato in massa. L’interno della “vasca” prevedeva un allestimento con solo degli spartani sedili a panchetta ed un piccolo cruscotto, nessun rivestimento o imbottitura e naturalmente niente riscaldamento. Una particolarità davvero curiosa ed unica della Mehari era la modalità scelta per l’accesso posteriore, era previsto un gradino per ogni lato così da potere scavalcare la fiancata per riuscire ad entrare e prendere posto sulla panchetta.
https://www.youtube.com/watch?v=GCXwq84lNCI
Giovanni
