Volvo Concept 26 è il nome scelto dalla casa svedese per la sua interpretazione in tema lusso di guida autonoma, anche se è giusto precisare che non si tratta ancora di unauto completa. Lo studio proposto da Volvo in occasione del recente Salone dell’Automobile di Los Angeles riguarda gli interni, in particolare il cruscotto ed il posto di guida sono concepiti appositamente per una futura autovettura a guida autonoma. L’approccio adottato dalla casa svedese nella progettazione di questa innovativa proposta, è strettamente correlato al nuovo concetto di fruizione dell’ automobile che rappresenterà il futuro della vita a bordo, è una conseguenza immediata del non dovere più dedicarsi ad una attività particolarmente impegnativa e stressante come guidare. Il tempo speso in automobile è comunque destinato a rimanere immutato, verrà però impiegato da tutti i passeggeri a bordo in altre attività, l’ambiente deve essere quindi funzionale a questo nuovo modo di fruire l’automobile.
L’interpretazione mostrata a Los Angeles da Volvo con Concept 26 prevede una profonda mutazione degli spazi oltre che della funzionalità dei comandi e del cruscotto, una parte del veicolo che oltre alla tradizionale funzione di interfaccia con il pilota ed i passeggeri si trasforma assumendo le insolite sembianze di un vero centro multifunzionale. Tramite un apposito comando si seleziona la modalità di fruizione dell’ambiente scegliendo fra tre opzioni pre-impostate in funzione dell’attività prevalente, avremo cosi: Drive, Create, Relax, rispettivamente equivalenti alla modalità di guida, lavoro/studio, riposo/divertimento. Automaticamente comandi/volante, sedili, cruscotto, illuminazione e climatizzazione, infotainment si predispongono e adattano per favorire al meglio l’uso impostato. La metamorfosi interessa in primis il volante ed i comandi che diventano parzialmente a scomparsa, presenti e disponibili solo se e quando servono. Uno studio particolare riguarda anche i sedili, oltre che essere particolarmente comodi, devono anch’essi tenere conto delle nuove attività che saranno abituali a bordo dell’auto a guida autonoma. La loro disposizione e le possibilità di regolazione si devono adattare per potere offrire in assoluta sicurezza, non dimentichiamo che stiamo parlando di Volvo, la possibilità di lavorare o studiare, guardare un film o rilassarsi ascoltando musica, e magari se si ha voglia anche guidare. Sono tutte attività che possono richiedere posizioni e modalità specifiche. Il cruscotto arriva poi persino a trasformarsi in una specie di maxi schermo, a scomparsa e simile ad un vero televisore domestico.
E’ evidente che la prospettiva futura di uso dello spazio a bordo è totalmente mutata, il fatto che tutti coloro che si trovano nell’auto possano diventare passeggeri, implica un differente modello di socializzazione e di condivisione della vita a bordo del veicolo. Il futuro della guida autonoma è molto più vicino di quello che si pensa, entro 6 mesi il governo federale Usa divulgherà le linee guida che gli Stati dovranno rispettare se vorranno autorizzare la guida autonoma nel loro territorio, per prepararsi a questo cambiamento epocale è essenziale per i costruttori sondare il gradimento nel potenziale pubblico delle possibili soluzioni, per questo prepariamoci a vedere nei vari saloni innumerevoli proposte. Proprio di questi giorni anche la proposta di Tesla, padrone di casa americano che ha rilasciato un update software per le sue auto per permettere al veicolo di parcheggiare autonomamente.